La giornata del 30 novembre è dedicata a Sant’Andrea, apostolo e patrono dei pescatori, colui che che davanti alla folla affamata, indicò a Gesù il fanciullo che portava i cinque pani d’orzo e i due pesci, che vennero poi utilizzati nel miracolo della moltiplicazione.
Il 30 novembre, nelle comunità dove il mare e la pesca rappresentano una fonte importante di sostentamento per molte famiglie, si festeggia questa giornata in maniera solenne. Infatti, oggi a Salvore sarà celebrata la Santa messa alle 11 (in ottemperanza alle nuove disposizioni), nonché verrà rispettato il tradizionale rito di benedizione dei pescherecci in porto.
Anche ad Umago, nel passato, si svolgeva questo rito, come ricordato dal signor Ermanno Bernini:
“Un rito che ricordo molto bene era quello della benedizione delle barche da pesca, che coincideva con la ricorrenza di Sant’Andrea, il 30 novembre, patrono dei pescatori. Nel mese di novembre incominciava il periodo della pesca delle sogliole con le “passerele”, reti a tramaglia predisposte per questo tipo di pesca. Al mattino presto i pescatori rientravano in porto dopo la levata delle reti e si sistemavano ai loro posti di ormeggio, da metà diga fino all’angolo dove facevano scalo i vaporetti di linea. Dopo la messa mattutina, il parroco Monsignor Grosso, accompagnato da qualche chierichetto e dal “nonsolo”, il sacrestano Nico Latin (Salda) si avviavano verso la banchina del porto dove gli stessi pescatori, ancora sulle loro barche, levavano i pesci pescati e pulivano le reti dai detriti rimasti impigliati. Con l’acquasantiera e l’aspersorio, don Grosso cominciava a benedire, una per una, tutte le barche presenti, per la gioia degli stessi
pescatori. Quanto era bello questo rito! Mentre il parroco benediceva, mi piaceva vedere i pescatori fermarsi dal lavoro e togliersi i berretti, anche se faceva freddo, per farsi il segno della croce.”
Quanto era importante Sant’ Andrea per Umago lo dice il fatto che gli umaghesi gli hanno consacrato la chiesa di Sant’Andrea, che dava il nome all’intera contrada. Nella chiesa, a svolgere le funzioni religiose, era l’omonima confraternita, della quale troviamo sicura menzione già nel 1490 (Scola Sancti Andree). Si trattava di un’associazione di pescatori avente per scopo di tributare al Santo culto pubblico e di procurare ai soci aiuti spirituali in vita e dopo la morte.