Un importante traguardo per la città di Umago: i lavori di bonifica della discarica di Pizzudo di Sotto sono ormai in fase di conclusione. Avviato alla fine del 2023, questo ambizioso progetto, finanziato dall'Unione Europea, ha l'obiettivo di ripristinare l'equilibrio ambientale della zona e prevenire l'inquinamento del suolo e delle risorse idriche.

Il progetto, denominato "Bonifica della discarica chiusa di rifiuti non pericolosi Pizzudo di Sotto Ovest", è stato avviato grazie a un Contratto di assegnazione di fondi a fondo perduto stipulato dalla Città di Umago nel dicembre 2022. All'epoca, Umago era l'unica unità di governo locale in Croazia ad aver ottenuto fondi dell'UE per la bonifica di discariche di rifiuti non pericolosi.

Cofinanziato dal Meccanismo per la Ripresa e la Resilienza, il progetto sta procedendo in linea con il programma previsto, nonostante lievi ritardi dovuti a condizioni naturali avverse. In particolare, all'inizio dei lavori, una quantità significativa di precipitazioni nelle settimane cruciali per i preparativi ha provocato rallentamenti, influenzando le tempistiche previste. Poiché i ritardi non sono imputabili né all'appaltatore né alla Città di Umago, il Fondo per la Protezione Ambientale e l'Efficienza Energetica, insieme al Ministero della Protezione Ambientale e della Transizione Verde, ha approvato una proroga del contratto e del periodo di attuazione fino alla fine di maggio 2025. Tuttavia, si prevede che i lavori di bonifica saranno conclusi entro la fine di quest'anno.

Va ricordato che questo progetto rappresenta un'iniziativa significativa di gestione dei rifiuti, in conformità con gli obblighi di legge, con l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra e prevenire l'inquinamento delle acque sotterranee e superficiali da parte di sostanze nocive prodotte durante l’attività della discarica.

Attualmente, sono in corso i lavori finali per la copertura della discarica, i lavori idrotecnici per il drenaggio intorno al sito e le operazioni di sfiato del gas.

L'importo approvato di 3.337.233,73 euro in fondi a fondo perduto resta invariato, e il progetto contribuisce al raggiungimento degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.